Hermann e Carin sembravano avere tutto. Ma l'ombra del male era in agguato, nelle sue forme più terribili. Autunno 2013. Uno scrittore cammina tra le rovine di quella che era stata una delle più belle ville d'Europa: il Carinhall, il maestoso edificio fatto costruire da Hermann Göring per la sua prima moglie, la contessa Carin von Kantzow. Si erano conosciuti durante una tempestosa notte svedese del 1920 quando Göring, giovane eroe pluridecorato della Prima guerra mondiale, era stato ospitato nella casa di famiglia di lei, per ripararsi dalla neve che impediva al suo aeroplano di volare. L'amore sbocciò a prima vista e poco importava che Carin fosse già sposata. Hermann la portò via, sfidando sul suo biplano la notte e la tormenta. Lei ottenne il divorzio e si sposarono. Ma breve fu la loro felicità. Nel loro destino il fallimento del Putsch di Monaco, la dipendenza dalla morfina per Hermann, la tisi per Carin, fino alla sua morte, nel 1931, a quarant'anni. Il suo corpo fu sepolto in Svezia, ma Göring lo fece ritornare, per seppellirlo con solenne cerimonia nel Carinhall. Nel 1945, temendo che cadesse nelle mani di russi o americani, Göring fece esplodere il complesso. Prima, però, aveva seppellito Carin in una nuova tomba, sotto falso nome, in un bosco vicino al Carinhall. Ma anche questa tomba fu trovata, e, anni più tardi, il corpo di Carin fu rimandato in Svezia, dove ricevette il suo quarto e ultimo funerale.
