I PROMESSI SPOSI In collaborazione con l’Associazione degli Italianisti

Romanzo di un amore contrastato nell'Italia del Seicento, "I Promessi Sposi" sono anche il sillabario della nostra modernità: mettono alla prova i valori del cattolicesimo, l'etica borghese, gli ideali risorgimentali, e per le tecniche narrative che adoperano e la lingua viva che inventano segnano un nuovo inizio per la letteratura italiana. Questa edizione, diretta da Francesco de Cristofaro e realizzata da un'equipe multidisciplinare di studiosi, offre una aggiornata panoramica sul capolavoro manzoniano, spaziando dagli aspetti lessicali e interpretativi a quelli linguistici e stilistici. Il volume include la "Storia della Colonna infame" e propone, per la prima volta, una sistematica analisi delle illustrazioni di Gonin & Co. che scandiscono, secondo precisa regia manzoniana, l'edizione definitiva del romanzo.

Una équipe di docenti della Federico II di Napoli vara un'operazione radicale e innovativa sui "Promessi Sposi", firmando un commento di alto livello accademico ma al tempo stesso accessibile e divulgativo. Il capolavoro del Manzoni torna in una nuova edizione completa delle illustrazioni originali di Francesco Gonin, accompagnate da un inedito commento che, per la prima volta, riconosce alla componente iconografica la cruciale importanza attribuitale dallo stesso autore. Un'opera importante e con la garanzia di qualità dell'Associazione degli Italianisti, destinata a replicare il successo del "Decameron" curato dall'équipe di Amedeo Quondam. Dopo il successo del "Decameron", prosegue la collaborazione BUR-ADI con una nuova edizione critica aggiornata del capolavoro manzoniano. Un commento divulgativo molto atteso dalla comunità scientifica, al prezzo più competitivo del mercato.

Alessandro Manzoni (1785-1873) avvertì e diede espressione ai più profondi problemi morali e storici dell'Ottocento italiano. Venne educato ai valori illuministi e anticlericali, ma fu solo dopo una profonda conversione religiosa e poetica che videro la luce le sue opere principali: dagli "Inni sacri" all'"Adelchi", dalla "Storia della colonna infame" ai "Promessi sposi". Nel 1860, alla costituzione del regno d'Italia, fu nominato senatore.