Nel gennaio 1941 esce il primo numero di «Stile», la rivista creata da Gio Ponti per le edizioni Garzanti dopo aver lasciato la direzione di «Domus». La nuova rivista – per la quale Ponti scrive oltre quattrocento articoli, tra editoriali, note e corsivi – viene pubblicata con cadenza mensile per tutta la durata della guerra, e prosegue fino al 1947, quando, dopo oltre sessanta numeri, Ponti riprende le trattative per ritornare a «Domus». «Stile» costituisce un episodio straordinario nel panorama editoriale italiano del Novecento: attraverso i contributi di alcune delle figure più illuminate di intellettuali, artisti e architetti dell'epoca, ma anche attraverso la presenza di disegni, illustrazioni, riproduzioni di dipinti, tricromie e pagine a colori, la rivista intende mostrare l'originalità e la qualità dello «stile» italiano, inteso da Ponti non come una forma determinata, ma come il risultato di un'espressione comune, di un sentimento collettivo, di un gusto. Questa serie di articoli, qui per la prima volta raccolti e integralmente ripubblicati –, analizza l'opera dei giovani progettisti dell'epoca (Libera, Ridolfi, BBPR, Albini, Pagano ecc.), fornendo una lettura dell'architettura moderna italiana ancora oggi assolutamente attuale. Completano il volume un saggio interpretativo di Cecilia Rostagni, che ricostruisce, attraverso la documentazione conservata nell'Epistolario Gio Ponti, le vicende della rivista e il suo progetto culturale, e un ricco apparato iconografico.