Pregevoli gli album diacronici e tematici che riproducono fedelmente un vasto catalogo di opere (fotografie, dipinti, gouaches e collages), molte delle quali inedite, custodite negli A rchives Florence Henri, partner della mostra romana. U tile la raccolta completa di scritti dedicati all'artista. Una densa biografia illustrata e documentaria apre la pubblicazione fornendo un articolato profilo dell'artista. A lla carriera musicale, abbandonata con lo scoppio della Prima G uerra M ondiale, subentrò la passione per la pittura studiata a Berlino dopo l'incontro con il critico d'arte Carl Einstein e a Parigi, allieva di L éger. Cruciale la presenza al Bauhaus di Dessau nel 1927 dove, influenzata dagli insegnamenti di L ászló e L ucia M oholy-Nagy, scopre la fotografia cui si dedicherà sistematicamente fino al 1939 nell'atelier parigino realizzando ritratti, reportages, ma anche foto pubblicitarie e di moda. Le sue immagini sorprendono per un'enigmatica complessità mista di costruttivismo e surrealismo. L a qualità formale delle sue fotografie, presenti in importanti esposizioni internazionali, resse il paragone con le creazioni di Man Ray. All'abbandono dell'attività di fotografa segue, nel secondo dopoguerra il ritorno alla materia della pittura e al colore del collage in cui punti, linee e superfici si intrecciano in lirici ritmi spirituali.