II volume raccoglie gli scritti di Adriano Olivetti pubblicati su periodici o miscellanee nel periodo compreso tra il 1935, anno in cui diventa Direttore Generale dell'industria meccanica con sede a Ivrea, e il 1943, quando è costretto a rifugiarsi in Svizzera a causa della guerra e delle persecuzioni razziali. Questi scritti sono accomunati dal forte interesse per l'organizzazione scientifica del lavoro aziendale, che Olivetti aveva maturato a seguito di un viaggio negli Stati Uniti nel 1925, e per l'urbanistica, che costituisce uno degli argomenti maggiormente dibattuti durante gli anni del fascismo (su riviste come "Casabella" e "Domus", da intellettuali come Edoardo Persico e Alfonso Gatto). Di fatto, essi rappresentano il luogo di incubazione e di ricerca in cui maturano i progetti per lo sviluppo industriale che avrebbe coinvolto l'Italia nel secondo dopoguerra.