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bailly jean-christophe - la frase urbana

LA FRASE URBANA




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Pubblicazione: 09/2016





Trama

Pietre, muri, asfalti, monumenti, parchi, terreni abbandonati, centri e periferie, verde spontaneo, antico splendore imbellettato e ridotto a bene di consumo culturale, modernismo dispiegato, aree pedonali, zonizzazione, espansione per accumulo: tutti insieme concorrono all'effetto-città. Effetto essenzialmente linguistico, secondo Jean-Christophe Bailly, che grazie alla metafora della lingua - alla musicalità che dovrebbe ritmarla - arriva a cogliere lo specifico del paesaggio urbano e metropolitano meglio di un urbanista o di uno storico dell'architettura. Ma come parlano oggi le città a chi voglia intenderle davvero? Non con un fraseggio fluido e ben accordato, bensì con "parole fiacche e improprie", "verbi non coniugati", infiniti e sostantivi posti "gli uni accanto agli altri". Una dizione ancora alla ricerca della partitura che accolga la felice improvvisazione dei recitativi in prosa capaci di recuperare la centralità della strada, invece di farsi ingombrare dagli assoli declamatori delle grandi opere architettoniche prive di contesto. Senza indulgere alla retorica dell'erranza e della nostalgia, Bailly ci invita ad accompagnarlo mentre calca i selciati in tre continenti, indugia sui materiali più umili e su ciò che è in disuso, ridà senso agli spazi che fuoriescono da schemi funzionali predisposti. Solo nella combinatoria infinita dei nostri passi, ci suggerisce, le città tornano a esprimersi, connettendo tra loro parti prima ammutolite nell'isolamento.




Note Editore

Paragonare a una lingua edifi ci, strade, monumenti, parchi e zone abbandonate – la tessitura che chiamiamo «città» – sembra forse azzardato: come possono muri, pietre e selciati essere accostati a un sistema di suoni signifi canti, organizzati in una sintassi? Eppure è proprio questa metafora inusuale a illuminare l'essenza stessa della città, quella che si manifesta quando non ci limitiamo a transitare da un luogo all'altro, da passanti frettolosi o da turisti, ma vaghiamo senza meta e guardiamo ciò che ci circonda fi no a renderlo pienamente visibile. Come una lingua viva esiste attraverso coloro che la parlano, così una città esiste nei passi di chi la fa risuonare. Bailly percorre i paesaggi urbani di metropoli e piccoli centri, da Parigi a Barcellona, da Mosca a New York, da Cartagena a Roubaix, idealmente sottobraccio ai grandi passanti di un tempo, Baudelaire e Benjamin soprattutto. Un vagare di grande potenza evocativa in cui nulla è trascurabile, neanche gli spazi in disuso dove la città si interrompe, bilanciando la magniloquenza delle sue architetture ormai trasformate in beni di consumo culturale.




Autore

Jean-Christophe Bailly (1949), filosofo, romanziere, poeta e drammaturgo, ha insegnato a lungo Storia del paesaggio presso l'École Nationale Supérieure de la Nature et du Paysage di Blois. Tra i suoi ultimi libri: Le Dépaysement. Voyages en France (2011) e Sur la forme (2013). In traduzione italiana: L'apostrofe muta. Saggio sui ritratti del Fayyum (1998), L'istante e la sua ombra (2010), Il tempo fermato. Piccola conferenza sulle immagini (2012) e Il partito preso degli animali (2015).










Altre Informazioni

ISBN:

9788833928043

Condizione: Nuovo
Collana: NUOVA CULTURA
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 240
Traduttore: Tartarini C.


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