Sono passati vent'anni dalla fondazione del Club Collezionisti Capsule, per merito di Renato Procacci e di uno sparuto gruppo di appassionati: veri "precursori" della passione che ha contagiato, in Italia, migliaia di collezionisti che, nel mondo, assommerebbero ad oltre 250.000. Ne abbiamo fatta di strada da allora e la realizzazione, nel 1998, della prima edizione di un agile e pratico Catalogo Generale delle Capsule italiane (giunto ora alla settima edizione), ci ha dato un efficace strumento per organizzare le nostre collezioni, gestire le mancoliste, chiarire i nostri dubbi, indicare delle scale di valori e rarità, facilitare la ricerca e l'acquisizione delle capsule mancanti. Il Club ha avuto la fortuna di avere uomini validi ed appassionati, che, con entusiasmo e disinteressatamente, si sono succeduti alla Presidenza: Renato Procacci, Elia Rustignoli, Pino Manieri, che hanno potuto contare sulla dedizione e capacità organizzative dello storico Segretario Generale Giorgio Canegrati. La capsula, che tanto ci appassiona, ha più di 170 anni! E' nata verso il 1840 per merito di Adolphe Jacquesson, un eclettico produttore di Champagne – che si dilettava anche di invenzioni – di Chaalons-en-Champaigne (diventata poi Chalons-sur- Marne e, oggi, Chalons-en-Champagne). Si trattava di trovare una soluzione semplice e pratica al problema di fissare saldamente il tappo alla bottiglia di Champagne ma di poterlo liberare agevolmente al momento della mescita; allora i tappi erano legati con cordicelle rinforzate da filo di ferro, ma la cosa presentava una serie di inconvenienti, che si dovevano eliminare. Dopo vari tentativi, il 15 novembre 1844, Jacquesson depositò il "Brevetto d'Invenzione" di una capsula di lamierino, trattenuta da una caratteristica "gabbietta" di filo di ferro al collo della bottiglia.