I kamikaze, i piloti suicidi giapponesi, sono stati determinanti durante la seconda guerra mondiale, nel conflitto che ebbe luogo nel Pacifico: i colpi inferti agli Alleati non erano soltanto militari (navi affondate, uomini uccisi), ma anche e soprattutto psicologici. I soldati anglo-americani erano spiazzati, impreparati, terrorizzati. La lucidità, i piani, le tecniche apprese si rivelavano inutili contro nemici pronti a morire. Pochi uomini sono sopravvissuti a quegli attacchi suicidi. E alcuni di loro sono ancora vivi: sono soldati che hanno rischiato la vita per sconfiggere un nemico non convenzionale e imprevedibile. Will Iredale ricostruisce le loro storie, le loro vite, le loro esperienze, dopo avere avuto accesso a documenti militari resi pubblici solo di recente, ai loro diari, alle loro terribili testimonianze dirette. Un libro che getta una nuova luce su fatti di guerra ancora poco noti.