Il vagheggiato mito della Alba Mater, ossia di una terra che va rispettata in forma sacrale in quanto fornisce il sostentamento del genere umano, è interpretato attraverso un quadro sistematico degli eventi storici che si dispiegarono dall'epoca delle cosiddette "civiltà atlantidee" sino alla data di conclusione dell'Impero Romano d'Occidente e di quello d'Oriente. Il testo di Maurizio Manzi fornisce molteplici spunti di riflessione, basati sulla convinzione che il modello guerresco e consumistico delle moderne popolazioni occidentali non sia più in grado di dare una valida risposta ai bisogni materiali e alle inquietudini delle attuali generazioni: di fronte al rischio concreto di impoverimento delle risorse e di larga parte dell'umanità, occorre optare per un modello di sviluppo eco-sostenibile che prediliga il rispetto della natura e la preziosa interazione con l'ambiente circostante, traendo ispirazione proprio dai modelli organizzativi scelti dalle civiltà del passato.