Darling ha nove anni e passa il suo tempo assieme ai suoi coetanei alla periferia di una città africana che si chiama Budapest, fra piccoli furti e "incidenti di percorso", come gravidanze inaspettate, che comunque non turbano più di tanto i bambini – già lontani dall'innocenza dell'infanzia. Il sogno di Darling è poter andare un giorno in America ma, quando finalmente riesce a coronare il sogno e si ritrova nel Michigan, a casa della zia Fostalina, la vita non migliora granché. Scopre allora, poco a poco, che ha una sola via d'uscita e di libertà, tutta sua: dare nomi alle cose e riappropriarsi così della sua storia, portandola nel nuovo mondo in cui si trova.