Alla vigilia di Expo 2015, Milano ha in mano lo scettro di capitale del gusto. Se esistesse una mappa aggiornata in tempo reale dei locali cittadini, vedrebbe comparire in continuazione nuovi puntini. In una città così ricca di stimoli, gli amanti del buon cibo hanno bisogno di una bussola per orientarsi e per scoprire i posti più autentici, dove le tradizioni sopravvivono e convivono con la modernità. Questa guida, corredata di numerose fotografi e, si pone come ritratto vivido del lato gourmand di Milano, esplorando storia, ricette, ingredienti, segreti e curiosità della cultura enogastronomica meneghina e raccontando lo stile di vita della metropoli che non dorme mai attraverso i suoi locali. La guida, suddivisa in momenti di degustazione, dalla colazione al pranzo, dalla merenda all'aperitivo, dalla cena al dopoteatro al pranzo della domenica, propone circa 700 indirizzi per soddisfare i gusti di studenti, lavoratori, coppie, famiglie, fashion victim, vegetariani, vegani, turisti, oltre agli appassionati di street food, cibo etnico o ristoranti stellati. Il volume suggerisce per ogni occasione i locali più adatti alle diverse esigenze, illustrandone le caratteristiche fondamentali: si scopriranno le migliori pasticcerie storiche dove gustare con calma una brioche farcita al momento ma anche le torrefazioni dove prendere un caffè al banco, gli indirizzi giusti per un pranzo di lavoro o per un panzerotto al volo, quelli per uno spuntino in un concept store, per l'happy hour in birreria o nei locali più trendy, e ancora, quelli dove provare le pizze o gli hamburger più buoni, le indicazioni sulle botteghe e le cascine dove comprare prodotti tipici, biologici e a chilometri zero. Completa il volume un capitolo dedicato alle insegne che valgono una gita fuori porta, per scoprire sapori e cultura dell'hinterland milanese e delle province di Varese, Pavia, Lodi, Monza e Brianza. Le autrici, milanesi doc e food blogger, offrono inoltre in ogni capitolo una selezione di ricette tradizionali della cucina milanese, riproposte in chiave moderna e più leggera, dal pan de mej ai mondeghili, passando dalle rivisitazioni dei top chef come la Cassoeula delicata di Claudio Sadler e il Risotto giallo all'antica di Cesare Battisti.