Una coppia, un anziano ex insegnante, un arrembante intellettuale e molte figure sullo sfondo. Nello spazio chiuso, ma viaggiante, di una nave da crociera Cesare De Marchi ambienta il gioco, spesso grottesco, dell'interazione, della conoscenza, dell'allontanamento e della scoperta dell'altro. Come i fuochi di un'ellisse Chiara e Guido, una coppia alla ricerca dello smalto perduto, non si avvicinano e non si allontanano, ma generano le orbite di tutti gli altri attorno a loro.