03/04/2006
Di violetta54
3 stelle su 5
Nonostante sia un libro piacevole,che ci offre uno spaccato di vita dell'epoca postvittoriana,nonostante lo stile impeccabile della Chevalier nel suo tipico racconto a piu' voci,questo libro non mi sembra che decolli come dovrebbe. Solo verso la fine il racconto si fa piu' suggestivo e stimolante,pur,con un incompleto profilo psicologico dei protagonisti,che come nel suo precedente romanzo da me letto, "La dama e l'unicorno", è lasciato molto alla libera interpretazione del lettore. La quale cosa pur non essendo del tutto negativa,in termini di crescita personale,lascia tuttavia dei vuoti intimi che se colmati avrebbero sicuramente arricchito il romanzo. In ogni caso una buona opera narrativa che traccia un profilo di vita familiare vissuta nel contesto dell'epoca,senza disaminarne pero' gli aspetti storici piu' salienti.